3 agosto 1775: il marchese De Sade a Firenze

PDF

di Marco Lombardi (Firenze)

[Le parole evidenziate nel testo rinviano a link esterni elencati in fondo alla pagina]

 

Ch.A.Ph. Van Loo, Ritratto del Marchese di Sade, verso 1760-1762 (collezione privata). Donatien è tra i venti e i ventidue anni

Il 3 agosto del 1775 il trentacinquenne Donatien Alphonse François, marchese De Sade giunge sotto falso nome a Firenze, tappa di un Grand Tour verso Roma, Napoli e Loreto. È la sua seconda fuga dalla Francia. Durante la prima, nel 1772, la destinazione era stata Venezia, dove aveva cercato riparo da una condanna a morte per avvelenamento e sodomia. La sentenza era stata eseguita in effigie. Questa volta, denunciato dai genitori di giovani vittime, è sotto inchiesta per i riti ‘sadici’ celebrati nel suo castello provenzale di La Coste. È il 17 luglio quando prende la strada delle Alpi e inizia il suo Grand Tour. La famiglia del marchese è sotto vari aspetti legata all’Italia, compreso quello letterario: la Laura del Canzoniere è imparentata con i Sade e nella capitale toscana il marchese si muove anche alla ricerca delle tracce del Petrarca, che lo porteranno alla Biblioteca Laurenziana. Affiderà il resoconto di questo passaggio felice nella terra del Poeta alle pagine del Voyage d’Italie, opera che resterà purtroppo incompiuta.

 

Il soggiorno fiorentino si protrae fino al 21 ottobre 1775, giorno della partenza per Roma. A Firenze il suo percorso è quello ‘classico’: le chiese, con il battistero e con San Lorenzo per Michelangelo, i teatri (la Pergola con i cantanti castrati), i palazzi privati, e quelli del Principe, Pietro Leopoldo: da Palazzo Pitti a Palazzo Vecchio e agli Uffizi. Il resoconto è scritto sotto forma di una lunga lettera indirizzata ad una sedicente contessa, il che lo obbliga a porre un velo censorio più o meno sottile fra il proprio sguardo e le parole e i giudizi che saranno stesi sulla pagina riguardo a argomenti erotici suscitati dall’osservazione di opere d’arte e degli ‘usi e costumi’ dei fiorentini. La sua non è solo una guida alle bellezze e curiosità della città. Vuole essere una riflessione filosofica su come l’ambiente influenzi le abitudini, anche erotiche, dei cittadini. Seguace delle teorie ‘climatiste’ del suo tempo individua, tra l’altro, nel ‘mal’aere’ che opprime Firenze la causa di morti improvvise, della bruttezza degli uomini e delle donne, così come della vocazione della nobiltà fiorentina al disordine morale rappresentato da un cicisbeismo imperante, dal gusto, in ambedue i sessi, del travestimento, dalla prostituzione anche fra le nobili, e dalla sodomia eterosessuale.

 

Laura De Sade di Pietro Paoletti (1801-1847). Villa Torlonia, Casino nobile, Camera dei poeti e degli artisti

Il Voyage è il momento basilare della stratificazione della profonda relazione intrecciata da Sade, uomo e scrittore, con Firenze. Alcune pagine fiorentine del Voyage confluiranno nell’Histoire de Juliette. Allora la voce e lo sguardo di Sade sulla capitale granducale saranno assunti senza ‘veli’ censori. Il Grand Tour si rivela luogo e mezzo di contatto con le passioni anche le più ‘sotterranee’, e per questo anche mortifere, di cui è straordinaria metafora il vulcano di Pietramala, visitato prima di arrivare nella capitale toscana. Nel racconto di Juliette, che segue fedelmente il percorso della visita compiuto da Sade a Firenze, la descrizione della Venere del Tiziano o delle statue dell’Ermafrodito e del Priapo, osservate dal marchese agli Uffizi, trapassa dalla scrittura erotica ‘velata’, propria del Voyage, al linguaggio più diretto e specifico del piacere libertino. Nella capitale toscana, grazie al medico di corte Bartolomeo Mesny, Sade entra in contatto con l’ambiente scientifico; visita la Specola e ha modo di contemplare la collezione delle cere anatomiche. Tali immagini lasceranno un segno nella memoria del futuro romanziere.

 

Il rapporto fra realtà e finzione letteraria è messo alla prova nella descrizione di una Firenze fosca, e dei suoi abitanti corrotti, descrizione per la quale lo scrittore, ricorre all’estetica del brutto (nel ritratto dei soldati del bargello), del logoro-realistico (nelle pietre della città pericolosamente sconnesse e piene di minacciose buche), del sinistro-terrifico (nell’oscura imponenza dei massicci palazzi fiorentini). Quelle spesse mura fanno della capitale di Pietro Leopoldo (per Sade despota illuminato che la giovane età e il potere potrebbero, come avviene nell’Histoire de Juliette, condurre al libertinaggio) una città di misteri. Misteri ‘svelati’ nella loro dura realtà dai fatti di cronaca: “se, a Firenze, la sfrenatezza è segreta, non perciò essa è meno violenta. A quanto si dice, le stanze appartate, dai muri spessi, dei vasti palazzi nobiliari celano molti orrori. E quante sventurate fanciulle, condotte furtivamente e nottetempo in questi recinti criminali, vi hanno lasciato il loro onore e la loro salute! Poco prima del mio arrivo un bambino di otto anni aveva perduto la vita quindici giorni dopo aver subito oltraggi forzati in uno di questi palazzi”. La cronaca contribuisce così alla redazione del Voyage e alla scrittura erotica, reale e visionaria, dei romanzi sadiani.

 

Letture di approfondimento

  • Viaggio in Italia ovvero Dissertazioni critiche, storiche e filosofiche sulle città di Firenze, Roma, Napoli e Loreto, e sulle strade adiacenti a queste quattro città. Opera in cui si è impegnati a sviluppare gli usi, i costumi, la forma di legislazione ecc., riguardo tanto all’epoca antica quanto alla moderna, in una maniera più particolareggiata e più ampia di quanto non paia essersi fatto finora, edizione critica stabilita e presentata da M. Lever. Prefazione di C. Pasi, trad. di G. Ferrara degli Uberti, Torino, Bollati Boringhieri, 1996.
  • V. Cantafio Casamaggi, Il marchese De Sade a Firenze nel 1775, in “Bollettino della Società di Studi fiorentini”, n° 5, 1999, pp. 113-121.
  • V. Cantafio Casamaggi-Armelle Saint-Martin, Sade à Florence: chronique et faits divers dans l’Histoire de Juliette, in “Dix-huitième siècle”, n° 41, 2009, pp. 639-653.
  • Saint-Martin-Cantafio Casamaggi, Sade et l’Italie, Paris, Desjonquères, 2010.

 

Elenco dei link in ordine di citazione (il loro funzionamento è stato verificato il 3 agosto 2012):


Torna su