Parole di guerra: cattolicesimo e cultura bellica a Firenze (1848-1918)
«Annali di Storia di Firenze», VIII (2013), pp. 297-325

Il saggio esamina il rapporto tra il cattolicesimo fiorentino e la ‘cultura di guerra’ nazional-patriottica, che maturò nel corso dell’Ottocento e preparò il terreno ideologico per lo scoppio del primo conflitto mondiale. Un carattere originale dello studio consistente nel concentrarsi su un arco cronologico di lungo periodo e, al tempo stesso, su un contesto geografico circoscritto. Ciò permette di tracciare alcune linee di evoluzione del discorso nazional-cattolico, cogliendone
gli elementi di continuità e di novità di fronte a tre diverse tipologie di guerra (risorgimentale, coloniale, totale). Al centro dell’analisi sono le ‘parole’ degli uomini di Chiesa – sermoni, epigrafi, preghiere – che conferirono plausibilità alla
violenza contro il nemico e sacralizzarono, in misura variabile a seconda delle contingenze politiche, il sacrificio per le sorti dell’Italia.


Words of War: Catholicism and War Culture in Florence (1848-1918)

This paper examines the relationship between Florentine Catholicism and the national-patriotic ‘war culture’, which developed during the nineteenth century and laid the ideological groundwork for the outbreak of World War I. The focus on a long-term period and, at the same time, on a limited geographical context represents an original feature of the essay. This approach allows us to sketch the different stages of evolution of the national-Catholic discourse, detecting the elements of continuity and novelty in the representation of three different kinds of war (the Risorgimento, colonial war and total war). At the centre of the analysis will be the churchmen’s ‘words’ – sermons, epigraphs, prayers – which gave plausibility to violence against the enemy and sacralised the concept of sacrifice for Italy’s destiny in different ways depending on political circumstances.


Matteo Caponi è assegnista di ricerca in Storia contemporanea presso la Scuola Normale Superiore, con un progetto su I ‘segni della memoria’ della Grande Guerra nello spazio ecclesiastico. Tra i suoi contributi: Una diocesi in guerra: Firenze (1914-1918), «Studi storici», L (2009) e Il culto dei caduti nella Chiesa cattolica fiorentina (1914-1926), «Rivista di storia del cristianesimo», VIII (2011).


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