Matteo Villani
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Fratello minore e continuatore della cronaca del più famoso Giovanni, nacque a Firenze, probabilmente intorno al 1285, ultimo dei quattro figli maschi di Villano di Stoldo. A differenza di quanto sappiamo per Giovanni, le notizie a disposizione sulla vita di Matteo non sono molte. Associato come il fratello alla compagnia Buonaccorsi, ne diresse una filiale a Napoli insieme a Tingo Alberti tra il 1319 ed il 1325 ed un’altra ad Avignone tra il 1333 ed il 1335. Dal 1341 fu di nuovo a Napoli e l’anno successivo fu anch’egli travolto dal fallimento della compagnia. In conseguenza di tale evento, la moglie, Lisa di Monte Buondelmonti – dalla quale ebbe tre figli tra cui il cronista Filippo -, fu costretta ad un periodo di prigionia nel carcere fiorentino delle Stinche. In seguito alle vicende fallimentari, la famiglia di Matteo cambiò residenza spostandosi dal popolo di San Procolo, nel quale sarebbe tornata dopo il 1350, a quello di San Pier Maggiore. Nel 1362 Matteo fu processato ed assolto dalle accuse per presunte posizioni filoghibelline, ma l’anno successivo fu nuovamente incriminato ed escluso dalle cariche pubbliche. Non che egli avesse in precedenza avuto una brillante carriera politica: fu una volta nominato Ufficiale delle Biade ed una volta membro di una commissione, quella dei Dieci di Venezia. Probabilmente, il dissesto finanziario della compagnia cui apparteneva inferse un duro colpo al suo potenziale coinvolgimento nella vita politica urbana. Morì nella nuova ondata di peste che travolse Firenze nel 1363. La cronaca di Matteo, avviata probabilmente qualche anno dopo la peste del 1348, prosegue l’opera del fratello innestandosi su di essa e narrando fatti contemporanei all’autore fino all’anno della sua morte. Il contenuto dei suoi undici libri è spesso caratterizzato da una lettura moralistica della cupidigia dei cittadini nell’agone politico, e risente del magistero intellettuale di autori quali Boccaccio; nonostante il grande interesse della sua ricostruzione di un periodo cruciale della storia cittadina, la narrazione di Matteo è giudicata meno attendibile e sicuramente meno appassionante di quella del fratello.

Opere G. Porta (a cura di), Cronica. Con la continuazione di Filippo Villani, Parma, Guanda, 1995.

Studi su Matteo Villani G. Aquilecchia, Villani Matteo, in Enciclopedia Dantesca, V, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 1976; M. Luzzati, Giovanni Villani e la compagnia dei Buonaccorsi, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 1971; F. Ragone, Giovanni Villani e i suoi continuatori. La scrittura delle cronache a Firenze nel Trecento, Roma, ISIME, 1998.