Lorenzo Magalotti (1637-1712): rassegna di studi e nuove prospettive di ricerca
«Annali di Storia di Firenze», V (2010), pp. 31-47.

Nonostante venga riconosciuta a Lorenzo Magalotti una non trascurabile statura nel contesto culturale seicentesco italiano ed europeo, la sua figura ha ricevuto, nel corso del Novecento, interpretazioni decisamente contrastanti. La valutazione della sua opera è oscillata, in qualità di segretario del Cimento ed estensore dei Saggi di naturali esperienze, tra gli estremi dello sperimentalismo galileiano e quelli, veicolati dai suoi scritti sull’«odorismo», di una poesia raffinata e «decadente» nutrita dalla «svogliatura del secolo». In generale, tuttavia, si è cercato di imbrigliarne il percorso biografico e intellettuale negli schemi interpretativi del barocco italiano da cui, a dire il vero, egli sembra distaccarsi in punti rilevanti. In questo saggio si sintetizzano le principali linee interpretative lungo le quali si è mossa la critica magalottiana nel corso del XXI secolo, presentando in conclusione alcune prospettive di ricerca basate sulla grande quantità di materiale autografo tuttora inedito.


Lorenzo Magalotti (1637-1712): a review of scholarship to date and prospects for further research

Though recognized as a quite relevant figure of the 17th Century Italian and European culture, Count Lorenzo Magalotti’s personality and work received many conflicting interpretations over the last century. Waving between the Galilean experimentalism - he was in fact secretary of the Cimento Academy and drafter of the Saggi di naturali esperienze - and the refined and almost ‘decadent’ poetry whereby he celebrated the art of fashioning exotic fragrances, he got entangled in the historiographical commonplaces on the Italian baroque, of which he was, on the contrary, a sui generis representative. In this essay, Stefano Miniati tries to summarize the main interpretative lines along which, during the 21th century, literature, culture and science historians had attempted to frame Magalotti’s personality; finally, at the end of this outline, some research perspectives, based upon the great amount of unpublished autographical material, are sketched.


Stefano Miniati si è laureato in filosofia a Firenze, proseguendo le sue ricerche,
grazie ad una borsa di studio, all’Università Bicocca di Milano e in seguito
presso l’Università di Pisa, dove ha conseguito il Dottorato in Storia della scienza;
attualmente è assegnista di ricerca presso l’Università di Siena e professore
a contratto di Bioetica medica. I suoi interessi di ricerca vertono sul rapporto
tra la religione cristiana e le sue ‘controcorrenti’ culturali, sia nell’ambito della
teologia tedesca contemporanea che nel contesto della Rivoluzione scientifica
seicentesca. Ha pubblicato articoli e volumi sul teologo liberale Ernst Troeltsch
(1865-1923) e recentemente si è dedicato alla figura dello scienziato e religioso
Niels Stensen (1638-1686), su cui ha pubblicato una monografia in lingua inglese
(Nicholas Steno’s challenge for Truth, Milano 2009).


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