Postriboli in Firenze: un’inchiesta del prefetto del 30 novembre 1849
«Annali di Storia di Firenze», II (2007), pp. 233-246.

Nel 1849 le truppe austriache penetrarono nel Granducato toscano permettendo il rientro di Leopoldo II e segnando l’inizio di una nuova restaurazione. Il ritorno all’ordine pre-rivoluzionario non fu però agevolato dalla presenza della milizia straniera che, lungi dall’essere provvisoria, sollevò problemi di natura non solo economica e politico-organizzativa ma anche sanitaria. In particolare, la recrudescenza del morbo sifilitico tra le file dei militari, diretta conseguenza della crescita nella domanda e nell’offerta del sesso mercenario, costrinse il governo granducale a studiare provvedimenti sanitari contro le ‘femmine infettatrici’. L’incarico, affidato al prefetto di Firenze e portato a compimento nel 1855, implicò la raccolta di precedenti disposizioni, progetti di regolamento,suggerimenti e rapporti sulla prostituzione rintracciabili in due nuclei di carte conservati nel fondo della Prefettura del compartimento fiorentino. I documenti qui presentati, vale a dire le relazioni dei delegati di Governo dei quartieri di Santa Maria Novella e di Santo Spirito redatte nel novembre 1849, offrono uno spaccato inedito, intenso e vivace non solo del meretricio fiorentino ma anche delle tensioni e delle fratture sottese all’universo femminile ottocentesco.


Brothels in Florence: a study by the prefect dated 30 November 1849

In 1849 Austrian troops secured Leopold II’s return to power in the Grand Duchy of Tuscany and thus the reestablishment of the status quo before 1848. Nevertheless a successful restoration was obstructed by the presence of a foreign army which raised not just economic and political issues but sanitary problems as well. In particular, authorities in the Grand Duchy were forced to combat a rise in venereal diseases among the soldiers. The prefect of Florence was appointed to study measures to enforce better controls on legal and illegal prostitution - which was considered the main source of infection. In 1855, after six years, Instructions on Tolerating Prostitutes (Istruzioni sulla tolleranza delle prostitute) were passed. A conspicuous number of documents collected by the prefecture were examined: previous codifications, suggestions, evidence, information and reports on prostitution. These records, brought together into two separate groups, are now kept in the fund of the Prefettura del Compartimento Fiorentino. The two documents presented in this article have been selected from the second group, which is dated 1855. These two reports on prostitution were written by Government representatives from Santa Maria Novella and Santo Spirito in the winter of 1849, and they supply an powerful, vivid and hereto untold picture not just of Florentine prostitution but also of the tensions underlying women’s lives at the end of the eighteenth century.


Michela Turno è attualmente PhD researcher presso l’University of Leicester. I suoi interessi di ricerca includono, oltre alla storia della sessualità, queer e gender studies, la prostituzione femminile e i movimenti per i diritti civili delle prostitute. Su incarico dell’Archivio per la memoria e la scrittura delle donne «Alessandra Contini Bonacossi» ha curato l’inventario dell’archivio UDI di Firenze conservato presso l’Istituto Gramsci Toscano Carte di donne 2 (a cura di A. Contini e A. Scattigno, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2007, in corso di pubblicazione). Nel 2002 e nel 2005 ha partecipato alla prima e alla seconda fase della ricerca realizzata dal Dipartimento di Studi Sociali dell’Ateneo fiorentino: Scelte e percorsi formativi delle studentesse toscane (a cura di G. Paolucci, Firenze, Giunti, 2002) e con F. Bonichi (Percorsi formativi e prospettive professionali, in corso di pubblicazione), occupandosi inoltre di studi sul cooperativismo e lavoro femminile nell’area pratese, Alice 1979-2004 (Prato, Alice-Giunti, 2004). Dal 2004 collabora con il Centro Romantico del Gabinetto vieusseux al progetto Indice tematico e nominativo informatizzato del Copialettere Vieusseux. È autrice del libro Il malo esempio. Donne scostumate e prostituzione nella Firenze dell’Ottocento (Firenze, Giunti, 2003).


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