Giovanni Degli Alessandri: i primi anni del direttorato agli Uffizi fra nuovi e vecchi ruoli
«Annali di Storia di Firenze», VI (2011), pp. 155-170

La figura di Giovanni Degli Alessandri (1765-1830), presidente dell’Accademia di Belle Arti di Firenze e direttore degli Uffizi tra gli anni napoleonici e la Restaurazione di Ferdinando III d’Asburgo-Lorena, è quella di un personaggio chiave nella politica artistica fiorentina, e toscana più in generale. Nel saggio si esaminano i primi anni del suo direttorato alla Galleria, i rapporti con Antonio Canova, il suo ruolo all’interno dell’entourage di Elisa Baciocchi Bonaparte, oltre a considerare alcuni spunti legati al rinnovamento degli Uffizi, nonché la delicata vicenda del passaggio in città di Dominique-Vivant Denon, direttore del Louvre. L’obbiettivo è quello di introdurre elementi di approfondimento relativamente a una figura molto nota ma poco studiata.


Giovanni Degli Alessandri: the First Years as Director of the Uffizi and his Leading Role in the Artistic Policy of Tuscany between Elisa Baciocchi Bonaparte and the Restoration

Giovanni Degli Alessandri (1765-1830) is a key-personality in the history of the artistic policy of Florence and of Tuscany in general. He was President of the Accademia di Belle Arti and Director of the Uffizi during the napoleonic period and the Restoration of Ferdinand III of Asburgo-Lorena. This essay focuses on Degli Alessandri’s first years at the Uffizi Gallery, his relationship with Antonio Canova and his role in Elisa Baciocchi Bonaparte’s entourage. Moreover, it examines a number of issues linked to the reform of the Uffizi as well as the arrival in Florence of Dominique Vivant Denon, Director of the Louvre, and his relationship with Degli Alessandri. The aim is to throw more light on a well-known but much understudied figure.


Chiara Pasquinelli ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Storia e Sociologia della Modernità presso l’Università di Pisa. È autrice di diversi saggi sulla questione delle requisizioni di opere d’arte in Toscana durante gli anni napoleonici e sulle figure femminili del Risorgimento. Ha collaborato con la Fondazione Memofonte di Firenze e con la Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana. Attualmente collabora con la casa editrice Feltrinelli per la sezione narrativa italiana. Tra i suoi lavori: La Galleria in esilio. Il trasferimento delle opere d’arte da Firenze a Palermo a cura del Cavalier Tommaso Puccini (1800–1803), Pisa 2008; Il rapimento della Venere dei Medici nel 1802. Un episodio ancora da chiarire, «Studi di Memofonte», 3 (2009) e il saggio Il viaggio di Vivant Denon a Pisa e Firenze nel 1811, negli atti del convegno in corso di pubblicazione Municipalia. Storia del patrimonio culturale in due centri italiani.


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